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Il Bando Parco Agrisolare 2024, pubblicato dal MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) il 13 febbraio 2024, è arrivato alla sua terza edizione e continua a rappresentare un’opportunità significativa per le imprese agricole e agroindustriali che puntano all’innovazione e alla sostenibilità attraverso l’energia solare fotovoltaica. Il bando agrisolare, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ha come obiettivo la realizzazione di almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti, nei quali possano coesistere la produzione di energia pulita con l’attività agricola. Il finanziamento per il Bando Agrisolare deriva dai fondi del PNRR e si attesta a 1,5 miliardi di euro. Una quota significativa, pari ad almeno il 40%, è specificatamente destinata a sostenere le regioni del Sud Italia.
L’iniziativa offre contributi a fondo perduto che possono coprire fino all’80% degli investimenti necessari per l’installazione di impianti fotovoltaici, promuovendo un approccio energetico rinnovabile e sostenibile nel settore agricolo.
Anzitutto, prima di addentrarci nella nuova edizione del bando, è bene chiarire cosa si intende con parco agrisolare. Il concetto di “parco agrisolare” si riferisce all’installazione di pannelli fotovoltaici in aree agricole, con l’obiettivo di produrre energia pulita pur mantenendo e sostenendo le attività agricole.
L’agrisolare ha inoltre un duplice obiettivo: da un lato, mira alla produzione di energia pulita attraverso il sole, un passo fondamentale verso la decarbonizzazione e l’indipendenza energetica; dall’altro, sostiene e preserva le attività agricole tradizionali, garantendo che la terra continui a essere utilizzata per la coltivazione e la produzione alimentare.
A differenza dell’agrivoltaico, che prevede l’integrazione di pannelli solari direttamente sui campi coltivati, il parco agrisolare si concentra principalmente sull’utilizzo dei tetti dei fabbricati agricoli per l’installazione degli impianti, riducendo l’impatto sulle aree coltivate e massimizzando l’efficienza energetica.
Quindi, il parco agrisolare è un sistema integrato che considera le esigenze e le caratteristiche specifiche dell’agricoltura. I pannelli sono installati in modo da ottimizzare sia la produzione energetica sia quella agricola. Ciò può significare, ad esempio, l’installazione di strutture fotovoltaiche elevate o inclinate, che lasciano passare una quantità sufficiente di luce solare e pioggia per le colture sottostanti o l’utilizzo di pannelli mobili che possono essere adattati alle esigenze stagionali delle piante.
Il Bando Agrisolare 2024 si indirizza a un’eterogenea platea di soggetti attivi nel dominio agricolo, mirando a incentivare l’adozione di tecnologie sostenibili e l’efficienza energetica. I destinatari specifici includono:
Imprenditori Agricoli Individuali: Professionisti che gestiscono direttamente le proprie attività agricole, interessati a integrare soluzioni di energia rinnovabile.
Società Agricole: Entità legali che operano nel settore agricolo, incluse quelle con una struttura societaria complessa.
Imprese Agroindustriali nel Settore Zootecnico: Aziende che combinano l’agricoltura con la produzione e trasformazione di prodotti zootecnici.
Cooperative Agricole: Gruppi di agricoltori che condividono risorse e collaborano per migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle loro pratiche agricole.
L’iniziativa è concepita per supportare una vasta gamma di progetti volti a:
Investire in energia rinnovabile per ridurre l’impronta carbonica.
Migliorare l’efficienza energetica delle operazioni agricole.
Ridurre i costi operativi attraverso l’adozione di tecnologie più efficienti.
Le spese che possono essere coperte dal bando includono una serie di interventi mirati all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale degli edifici utilizzati nell’ambito agricolo:
La misura dei contributi a fondo perduto del bando Parco Agrisolare varia a seconda della localizzazione geografica e del tipo di attività svolta dall’impresa, come descritto di seguito:
Fino all’80% per le imprese agricole primarie, a condizione che l’energia prodotta sia destinata all’autoconsumo, senza opzioni per la vendita sul mercato.
Fino all’80% per le aziende impegnate nella trasformazione dei prodotti agricoli, le quali hanno la facoltà di vendere l’energia surplus prodotta.
Fino al 50% per le imprese agricole primarie che hanno la possibilità di vendere l’energia generata sul mercato, pertanto non sono soggette ai limiti di autoconsumo.
Fino al 50% per le aziende che convertono i prodotti agricoli in beni non agricoli.
Fino al 65% per le aziende agricole situate nelle regioni meridionali dell’Italia, quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che non sono vincolate all’autoconsumo e possono vendere l’energia prodotta sul mercato.
Chi può partecipare al Bando Parco Agrisolare 2024?
Imprenditori agricoli individuali e societari, imprese agroindustriali, cooperative agricole e loro consorzi che svolgono attività agricola.
Qual è la percentuale massima di contributo a fondo perduto?
Il contributo può raggiungere fino all’80% dell’investimento, a seconda della tipologia di impresa e della localizzazione geografica.
Quali sono le spese ammissibili sotto il bando?
Le spese includono l’acquisto e l’installazione di pannelli solari, la rimozione di amianto, l’isolamento termico dei tetti, sistemi di aerazione e batterie di accumulo.
Da dove provengono i fondi per il Bando Agrisolare?
I fondi provengono dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e ammontano a 1,5 miliardi di euro, con una quota significativa destinata alle regioni del Sud Italia.
Il Bando Parco Agrisolare 2024 offre un’opportunità preziosa per le imprese agricole e agroindustriali di investire in tecnologie sostenibili e di ridurre l’impatto ambientale delle loro operazioni. Con il sostegno finanziario significativo disponibile, è un momento ideale per considerare l’integrazione dell’energia solare nelle attività agricole.
I dettagli e le norme operative che stabiliranno come verranno riconosciuti gli incentivi, le procedure e i tempi di presentazione delle domande, non sono ancora stati resi noti. In attesa che il GSE pubblichi il bando per inviare le candidature, è bene ricordare che per accedere a questi incentivi, gli interessati dovranno registrarsi in specifici elenchi o partecipare a bandi competitivi, a seconda della proprietà e delle dimensioni dei loro progetti, previsti per il 2024.
Acquisto e installazione di pannelli fotovoltaici: l’obiettivo è quello di promuovere l’auto-produzione di energia pulita, riducendo la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili e diminuendo i costi energetici a lungo termine per le aziende agricole. Rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti: la misura infatti mira anche a migliorare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro agricoli, oltre a preparare le strutture per l’installazione di nuovi sistemi, come i pannelli fotovoltaici, in un ambiente sicuro e conforme alle normative ambientali. Isolamento termico dei tetti: questo tipo di intervento contribuisce a ridurre le dispersioni di calore durante i mesi invernali e a mantenere gli ambienti più freschi durante l’estate, risultando in un significativo risparmio energetico e un maggiore comfort per gli occupanti. Realizzazione di un sistema di aerazione: Il finanziamento supporta anche l’installazione di sistemi di aerazione che possono essere necessari in seguito alla sostituzione del tetto o come miglioramento indipendente. Un sistema di aerazione adeguato è essenziale per garantire una buona qualità dell’aria all’interno degli edifici agricoli, contribuendo alla salute delle piante, degli animali e degli operatori. Acquisto di batterie di accumulo: l’acquisto di sistemi di accumulo energetico, come le batterie, che permettono di immagazzinare l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici per un utilizzo differito, è fondamentale. Questo non solo aumenta l’efficienza dell’uso dell’energia solare generata ma consente anche una maggiore indipendenza dalla rete elettrica, contribuendo alla resilienza energetica dell’azienda agricola.




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